25 aprile, la memoria nel presente per combattere il neofascismo

La Fondazione Corpo Volontari della Libertà torna a far sentire la sua voce attraverso il nuovo sito e una serie di eventi, e iniziative. Il nostro ruolo contro il disagio e le carenze culturali cavalcate dalla destra. Un rapporto pieno di interessanti prospettive con le Forze Armate

di Emilio Ricci

La fondazione CVL festeggia il 25 aprile dopo un lungo periodo di silenzio. L’iniziativa si pone nella prospettiva della valorizzazione del grande significato che il CVL ha avuto nell’ultima fase della lotta di Liberazione e nello sviluppo successivo del dopoguerra.

Decorata la bandiera con medaglia d’oro al valor militare per il fondamentale contributo nell’organizzazione delle brigate partigiane sotto un unico comando militare e politico, la Fondazione ha proseguito negli anni della ricostruzione il suo lavoro di coordinamento dell’attività politica e di assistenza alle vedove e agli orfani della lotta di Liberazione.

Il grande peso storico e politico del CVL è documentato nella mole di documenti che certificano e testimoniano l’importanza delle attività poste in essere sia durante la guerra che successivamente. Anche le grandi personalità che hanno diretto dall’inizio il Corpo Volontari testimoniano il rilievo che gli stesi Alleati hanno attribuito alla costruzione di un esercito di popolo che, con ogni diritto, si pone quale partecipante fondamentale alla lotta di Liberazione.

Lo sviluppo post bellico delle attività della Fondazione è stato segnato da fasi importanti con il riconoscimento in vari convegni di livello nazionale anche attraverso la partecipazione dei massimi vertici istituzionali a partire dalla presidenza della Repubblica.

Come dicevo, dopo un periodo di silenzio, la Fondazione con la spinta della compiante Carla Nespolo, di Mario Artali e Francesco Tessarolo (presidenti di ANPI, FIAP e FIVL) ha deliberato un rilancio significativo delle proprie iniziative che, nei mesi scorsi ha assunto concretezza e consistenza attraverso una serie di iniziative condivise e proposte dal gruppo dirigente. L’apertura e la messa in linea di un sito internet (www.fondazionecvl.it) consente di rappresentare e conseguentemente di condividere, le posizioni della Fondazione e di dare voce a contributi a tutti coloro i quali intendano conferire il loro apporto al patrimonio intellettuale della Fondazione.

E’ importante che lo strumento che ci siamo dati sia adeguatamente utilizzato per svolgere il lavoro storico-culturale che compete alla Fondazione. Soprattutto in una fase così complessa che da un lato vede la crisi pandemica aggredire il nostro Paese da un punto di vista economico-sociale creando difficoltà gravi, intolleranze, esasperazioni che poi sfociano in un fortissimo disagio collettivo, spesso strumentalizzato e gestito da chi si richiama a valori autoritari, nostalgici, esprimendosi con parole e azioni che si richiamano al neofascismo.

Certamente il proliferare del neofascismo non può essere attribuito soltanto al momento storico attuale. Ma il divario culturale e socio-economico che vediamo chiaramente crescere da tempo, i disastri di una crisi economica ormai in essere da tempo, non fanno che acuire questi fenomeni consentendo a chi, privo di motivazioni ideali e culturali, ma dotato di una forte capacità di attrarre il disagio sociale con slogan privi di contenuto ma di effetto catalitico, cavalca il disagio facendo presa su una grande carenza di carattere culturale.

Gli strumenti sono quelli della memoria e della sua divulgazione a tutti, l’unione delle forze che si richiamano ai valori dell’antifascismo, della promozione e della difesa della Carte Costituzionale, dell’alleanza con chi rappresenta e detiene i valori della libertà e della democrazia.

Naturalmente una memoria coltivata nel presente con atti, comportamenti e principi, ma anche con alleanze che consentono di esprimere nei vari campi della società il massimo della condivisione.

Per tali motivi la Fondazione ha intrapreso una serie di contatti e iniziative con le forze militari, per condividere l’ampiezza del patrimonio storico-culturale, per divulgare e contribuire a un reciproco e fondamentale arricchimento reciproco.

L’intendimento della Fondazione di ampliare il proprio apporto ideale e culturale si estrinseca non soltanto nella creazione di una piattaforma di partecipazione e condivisione rappresentata dal sito, ma ambiziosamente spazia dalla prospettiva di un grande convegno nazionale da tenersi in autunno, al conferimento di borse di studio a studenti interessati e meritevoli. Tutto nella prospettiva di svolgere sistematicamente un ruolo di presenza nel vasto panorama della cultura resistenziale e della liberazione dal nazifascismo.